sabato 28 aprile 2012

Lo sciamanesimo


Lo sciamanesimo è stata la prima pratica spirituale del genere umano, (almeno 40mila anni fa, per alcuni antropologi è nato più di 100.000 anni fa)Il termine sciamano proviene dalla tribù siberiana dei Tungus e rappresenta colui (uomo o donna) che cura l’aspetto spirituale delle malattie


Noi viviamo nel Tempo del Sogno. In Australia il tempo del sogno è la vita stessaGli sciamani vengono anche chiamati “guaritori feriti” poiché hanno in sé una ferita che non si rimargina mai, che mantiene aperto il cuore dello sciamano alla comprensione delle altrui sofferenza.SE VOGLIAMO CAMBIARE L’AMBIENTE INTORNO A NOI PRIMA DOBBIAMO CAMBIARE IL NOSTRO MONDO INTERIOREQuando poniamo riparo ai danni a livello spirituale comincia a guarire anche il mondo naturale. E’ questa la vera medicina della TerraDobbiamo imparare ad avere compassione del nostro lato umano ed essere capaci di entrare in contatto con il nostro lato spirituale, il quale sa che il nostro senso di separatezza è pura illusioneArmonia ristabilire il legame con la Natura.


E’ un elemento chiave della nostra trasmutazione, dobbiamo imparare ad abbandonarci alle forze della natura, come fanno i fiumi, le Stelle, la Luna, il Sole, il VentoQualsiasi tentativo di ostacolare il ritmo naturale della vita vi porterà alla disarmoniaSE RIUSCITE A COGLIERE LA SAGGEZZA IN QUALCUN ALTRO SIGNIFICA CHE ANCHE VOI NE SIETE DOTATIIn natura esiste una pianta curativa per ogni malattia; se vogliamo capire la trama della vita, dobbiamo recuperare il nostro legame con la NaturaLa vita è alimentata dall’Amore e con l’Amore fiorisce. Lo scopo dell’umanità è dare nutrimento


Gli Elementi


La Terra, l’aria, l’acqua e il fuoco sono sia dentro sia intorno a noiGli elementi sono energia allo stato neutro. Se comprenderemo quanto sono importanti per la nostra salute, cominceremo ad onorare tutto ciò che ci offrono e svolgeremo meglio il nostro ruolo di CUSTODI DELLA TERRA


Creare uno spazio sacro


Vuol dire dare vita a una grande quantità di energiaIl potere è la capacità di usare energiaNoi sprigioniamo energia di continuo: ogni volta che siete in compagnia di altre persone la vostra energia si unisce alla loro creando una nuova energia.Bisogna liberarsi dei problemi che attanagliano l’ego: accettarli completamente, non resistergli. Usate la respirazione per trovare la vostra centratura.


Cicli e Ritmi della Natura 


Siamo prigionieri di illusioni create da noi stessi, stiamo sognando il sogno sbagliatoUn modo per curare la DEPRESSIONE e l’ANSIA, consiste nell’espandersi proiettandosi all’esterno con la propria energia. Dobbiamo accendere tutti i nostri sensiDobbiamo tornare a sentire il contatto, l’odore, il gusto e i suoni della vita attorno a noi. Dobbiamo collegarci ai cicli lunari ed ai cambiamenti stagionali della Terra.Vivendo secondo i ritmi della natura, scopriremo che la nostra creatività non conosce limiti e impedimenti, e che siamo parte di un processo naturale.I cambiamenti vanno ACCOLTI non TEMUTIPer migliaia di anni le popolazioni di tutto il mondo hanno vissuto secondo i cicli della LUNALa luna raccoglie in sé entrambi i tipi di energia sia maschile che femminile, in base ai nostri bisogniIl SOLE: in tutto il mondo si è sempre celebrato e adorato il potere del Sole. Il Sole è VITA e a questa forza vitale si può fare appello per guarireLa nostra vita dipende dal SoleOgni forma di vita per continuare ad evolversi e accrescere, deve necessariamente affrontare tante piccole morti. SI MUORE SEMPRE PER POTER CONTINUARE E VIVERE.

La fitoterapia nella storia


Prima che nascesse la farmacologia, l’uomo si curava con piante ed erbe che la natura gli offriva e che erano anche alla base dell’alimentazione. Ciò avveniva già più di 6000 anni fa.

Molti dei principi attivi che sono entrati a far parte dei comuni farmaci che utilizziamo provengono dalle piante, pensiamo ad esempio all’aspirina che è basata sull’acido acetilsalicilico che già le popolazioni antiche come Egizi, Sumeri o Greci estraevano dalla foglia e dalla corteccia di salice e utilizzavano per curarsi.

La fitoterapia oggi è considerata una  medicina alternativa che sfrutta le proprietà curative della piante officinali.
Con la consapevolezza che alcuni medicinali di sintesi pur essendo indispensabili per determinate cure, essi hanno effetti secondari indesiderati poiché a loro volta possono provocare altri disturbi, per questo molte persone, spontaneamente o su consiglio dei medici stessi, si è avvicinata alle fitoterapia che offre medicamenti non aggressivi che, comunque, hanno effetti curativi o preventivi efficaci.

Le piante officinali contengono parti attive (così si chiamano le parti della pianta che hanno capacità curative) che possono trovarsi nelle foglia, nel fiore, nel frutto, chiamate parti aeree, o nella radice o nel rizoma, chiamate parti sotterranee. Alcune piante hanno più parti attive, ad esempio l’ortica le cui parti aeree contengono vitamine del gruppo B e molti minerali che la rendono idonea alla cura dell’acne, oltre che vantaggiosa per unghie e capelli deboli, mentre la radice contiene steroli che curano l’ipertrofia e l’adenoma prostatico.

I principi curativi della piante si possono assumere tramite infusi, cioè versando acqua bollente sulla pianta essiccata, oppure decotti, ottenuti facendo bollire la pianta essiccata nell’acqua. Possiamo noi stessi raccogliere le piante officinali e farle essiccare, anche se è più opportuno acquistarle presso le erboristerie e seguire le istruzioni fornite dagli addetti ai lavori. Ancor più efficace è la cosiddetta polvere totale contenuta nelle capsule in vendita presso farmacie, parafarmacie ed erboristerie, essa  mantiene inalterati tutti i costituenti della pianta, oltre che il principio attivo.

Fonte: http://www.tuttogreen.it/guida-alle-piante-officinali-per-la-fitoterapia/

giovedì 26 aprile 2012

Articoli scientifici su sostanze naturali ad attività antitumorale Link esterni

Articoli scientifici su sostanze naturali ad attività antitumorale - Riviste internazionali

Allegati in pdf o html:

Studio di sostanze naturali antitumorali Dott. Giuseppe Nacci

Studio di sostanze naturali antitumorali Dott. Giuseppe Nacci

Dott. Giuseppe Nacci (C.v.)
Medico-Chirurgo
Specialista in Medicina Nucleare
Dirigente Sanitario Regionale Guardia di Finanza del Friuli Venezia Giulia
 Impiego di tisane, decotti o di miele speziato a scopo anti-tumorale



Migliaia di vitamine, contenute in piante fresche, sono in grado di indurre fenomeni di attivazione delle difese immunitarie contro germi, virus o cellule tumorali, o addirittura di provocare fenomeni di apoptosi (suicidio cellulare o morte programmata - vedi nota) nelle stesse cellule tumorali.

La pianta, avente virtù anti-cancro (apoptosi e/o di immuno-stimolazione) dev’essere sempre priva di azioni dannose ad organi o tessuti umani, e dev’essere quindi assunta fresca, quale vero e proprio COMPLESSO FITO-TERAPICO.

In molti casi, può anche essere assunta sotto forma di TISANA, (THE, o Decotto), con o senza aggiunta di altre sostanze, ad esempio alcoliche, in base a  particolari formulazioni decise dagli SPECIALISTI  del settore.

Da parte dell’autore del presente lavoro, si preferisce in genere l’utilizzazione a crudo, con MIELE, della pianta fresca, purchè priva di effetti collaterali tossici, come ad esempio la Salvia species, nel qual caso si rende obbligatorio l’utilizzo della pianta sotto forma di THE, allo scopo di eliminare il pericolosissimo Tuione….

Le quantità di vitamine necessarie per provocare, in laboratorio, l’apoptosi di un certa quantità di cellule tumorali, senza provocare alcun danno in cellule umane sane, è veramente minima.

Si riportano qui di seguito diversi lavori scientifici, dove viene dimostrata l’effettiva capacità di indurre suicidio che queste vitamine hanno su vari tipi di tumori umani. Le quantità necessarie sono dell’ordine di poche decine di micro-moli.

In merito alle vitamine capaci d’indurre l’APOPTOSI, si segnala innanzitutto l’articolo scientifico fondamentale a cui fare riferimento che è quello di Tatman, che enumera circa 180 tipi diversi di Isoprenoidi (Tatman H., in Cancer Letters 175, 2002, pp.129-139), fra cui Limonene, Mentolo, Elemene, Eugenolo, Ocimene, etc…

Da parte dell’autore del presente lavoro “MILLE PIANTE PER GUARIRE DAL CANCRO SENZA CHEMIO”, edizione GENNAIO 2007, si specifica che sono preferibili le preparazioni fresche di queste piante con aggiunta di miele, in maniera simile a quanto già riportato ad esempio da Padre Romano Zago per la preparazione dell’Aloe arborescens: fin dall’antichità si preferiva aggiungere il MIELE in quantità pari al doppio della quantità di pianta adoperata (frullata, pestata, schiacciata, etcc..).

L’importanza del MIELE è infatti quella di proteggere le preziose vitamine dalla ossidazione dell’aria e dai succhi gastrici, e di permettere poi l’assorbimento delle vitamine da parte delle pareti intestinali del paziente. Il miele inoltre è di per se stesso un potente anti-settico che evita così la distruzione delle stesse vitamine da parte dei germi. Molti tipi di miele hanno inoltre proprietà curative vere e proprie, derivando proprio da fiori di piante medicinali.

NOTA: analogamente a quanto già noto da migliaia di anni dall’Ayurvedica indiana, si segnala l’estrema importanza di non fare mai uso in pazienti affetti da tumori maligni di GERMOGLI di piante, essendo molto spesso costituite, come scoperto oggi dalla MEDICINA OCCIDENTALE, da TUTTI e 9 gli AMINOACIDI ESSENZIALI, ACIDO FOLICO e Vitamina B12

Ciò che segue è quindi una raccolta di materiale scientifico di primaria importanza per la scelta, da parte del medico curante, delle piante più idonee per la cura del singolo tumore maligno.

In questi lavori, tutti in PDF, tratti da letteratura scientifica ufficiale, sono indicate le quantità di vitamine capaci d’indurre il fenomeno di APOPTOSI sulla specifica linea cellulare neoplastica considerata, quantità che viene espressa in micro-moli. Negli articoli viene in genere dimostrato che queste piante non hanno quasi mai effetti collaterali avversi sulle cellule sane. NOTA: dagli articoli si potrà anche notare come le stesse quantità di vitamine necessarie ad indurre l’APOPTOSI  possano inoltre variare in riferimento al pH tissutale, alla quantità di ossigeno presente, e soprattutto al periodo di tempo che permangono nel tumore stesso…

L’Aloe arborescens, forse la più famosa fra tutte queste piante attualmenteallo studio, contiene  l'Emodina : un antrachinone fluorescente induttore di apoptosi selettiva verso le sole cellule tumorali.
Vedi 3 PDF allegati in fondo alla presente, fra cui: Palù G.: Aloe-Emodin is a new type of anticancer agent with selective activity against neuroectodermal tumors,  Cancer Research, 60, pp.2800-2804, 2000. [PDF].

In questo lavoro si riportano:

le Crucifere (Ref. 809)
 i Glucosinolati (Ref. 1137),
gli Isprenoidi per leucemia e melanoma (Ref. 1141),
la Quercitrina per la leucemia (Ref. 1146),
i bioflavonoidi per la leucemia (Ref. 1130),
Flavonoidi e Isoflavonoidi (Ref. 1129),
la Ferutinina (Ref. Ferula communis [1136]),
la Baicalina e Baicaleina (Ref. 718),
l’Ellipticina della Ochrosia elliptica per il cancro mammario (Ref. 1135),
l’acido betulinico per melanoma, leucemia, neuroblastoma, gliomi (Ref. 1036-1041, 1027,1128,1166),
la Mimosa species (Ref. 1142),
le bacche di Pittosporum tobira e di Chamerops excelsa (Ref. 84),
l'Emodina -Aloe (Ref. 333, 487, 715),
flavonoidi (Ref. 1122),
le Catechine (Ref. 1123,1186),
il Citrus limonum (Ref. 693),
l’Allium sativum (Ref. 694, 696),
il Rosmarinus officinalis (Ref. 1062),
la  Sutherlandia frutescens (Ref. 1147),
le Uncaria tomentosa e Uncaria guianensis (Ref. 714),
l’Acacetina (Ref. 1165),
la Bacopa monnieri (Ref. 640),
vari flavonoidi (Ref. Wagonina, Fisetina) per l’epatocarcinoma umano (Ref. 713),
l’acido carnosico (Ref. 712),
la Diosgenina efficace sull’osteosarcoma (Ref. 1134),
il Capsicum frutescens aut annuum sulla leucemia (Ref. 719) e sul cancro della prostata (Ref. 1351),
la Curcumina che induce apoptosi sul cancro polmonare (Ref. 1133) e sul cancro della prostata (Ref. 1352);
sulla sola leucemia (Ref. 690) è attiva anche su metastasi (Ref. 1161).
Thalictrum acutifolium per il cancro al polmone (Ref. 711),
la Lepidozamia peroffskyana (Ref. 1044),
la Sophora flavescens per la leucemia (Ref. 716),
l’Hibiscus sabdaiffa, sperimentata in vitro sulla sola leucemia umana (Ref. 692),
l’acido ursolico dell’Asparagus species (Ref. 700);
il Polygonum cuspidatum, quest’ultimo caratterizzato oltre che da attività apoptotica su cellule di leucemia linfatica cronica, anche da proprietà di anti-angiogenesi (Ref. 695),
il Senecio latifolius, provato su cellule tumorali del fegato (Ref. 697),
la Pereskia bleo per carcinoma mammario (Ref. 1144),
il Nerium oleander (Ref. 1145),
il Panax ginseng (Ref. 1170,1171),
il Resveratrolo (Ref. 1162), contenuto nella Polygonum cuspidatum, Vitis vinifera e anche nella Yucca schidigera (Ref. 1118) che è caratterizzato da attività apoptotica (Ref. 1121,1148), e da proprietà di anti-angiogenesi (Ref. 695),
la Gordonia axillaris, provata in tumori umani (Ref. 698),
il rizoma di Atractylodes ovata provata su leucemia (Ref. 704),
il Solanum lyratum per cancro del fegato (Ref. 705),
la Boswellia carterii, verificata sulla leucemia (Ref. 706),
la Drinaria fortunei dimostratasi efficace su osteoclasti umani (Ref. 717), e da provare quindi, secondo l’autore del presente lavoro, su metastasi ossee osteolitiche o Mieloma multiplo;
la Phyllanthus urinaria sul cancro del polmone (Ref. 720);
la Salvia miltiorrhiza (Ref. 708),
la Camellia sinensis (Ref. 173,1123,1124, 1159, 1160,1164,1186).
L’acido boswellico induce apoptosi nel melanoma metastatico e del fibrosarcoma (Ref. 1131).
flavonoidi della Tartary buckwheat attivano la Caspasi 3 e inducono apoptosi in cancro (Ref. 1064).
Zingiber officinale (Ref. 6-paradolo) attiva anch’esso la Caspasi 3 (Ref. 1143).
Cupressus lusitanica induce apoptosi (Ref. 1132).
Il Partenolide lattone sesquiterpene, presente in molte piante, induce apoptosi in molti tumori, con deplezione di Glutatione, attivazione delle Caspasi 7,8,9, overespressione di GADD153, un gene anticancro, e susseguente apoptosi (Ref. 701).
Interessante la Goniotalamina  del Goniothalamus species (Ref. 1138,1139)
Citrus species (Mandarino, Arancia, Pompelmo, Limone, Cedro, Bergamotto…) inducono apoptosi in vari tipi di cancro 1, mediante beta Criptoxantina ed Esperidina (Ref. 1063).

Molte piante alimentari, presenti nelle diete di tanti popoli, presentano interessanti caratteristiche mediche (Ref. 1149-1153).

Anche gli spinaci hanno una certa azione sui papillomi (Ref. 1154).
Anche il Selenio organico ha una certa importanza (Ref. 1155).

Buono l’effetto dell’alpinia oxyphylla (Zingiberaceae) nella leucemia promielocitica umana (Ref. 1156).
Altro processo di apoptosi è indotto dalla woodfordin I nella leucemia umana (Ref. 1157)
Clorofillina e  clorofilla  modulano anch’esse l’apoptosi (Ref. 1158).
Phyllanthus orbicularis è efficace nel cancro dell’ovaio (Ref. 1163).
I triterpeni pentaciclici delle Crisobalanaceae sono pure interessanti (Ref. 1167).
La Genisteina inibisce il cancro umano della mammella (Ref. 1168).
Parecchi ingredienti di erbe medicinali cinesi sono attualmente sotto studio per l’epatocarcinoma umano (Ref. 1169).

Un’altra forma di apoptosi è stata dimostrata da un lavoro giapponese nel caso dei neuroblastomi, che tendono a regredire quando all’interno delle cellule si accumula una certa quantità di proteina H-Ras(Ref. 1042-43).
 E’ ipotizzabile che tale fatto possa verificarsi anche nel caso di glioblastomi (astrocitomi maligni di grado terzo o quarto), essendo stata documentata,  nell’uomo,  regressione di questi tumori dopo somministrazione di estratti fito-terapici caratterizzati da induzione di produzione endogena della medesima proteina (H-Ras)  in glioblastomi umani.
In particolare, per i tumori al cervello, rivestono particolare importanza i fito-estratti di Morinda citrifolia (Ref. 1043); ma sono anche sotto studio l’Hypericum perforatum, la Melissa officinalis, la Momordica carantia, la Betula alba, la Yucca schidigera (Ref. 1118) e la Gardenia  species.

Nota: la Morinda citrifolia è causa sia di apoptosi che di inibizione dell’angiogenesi (Ref. 1172).

Per Apoptosi s'intende l'attivazione di endonucleasi specifiche che frammentano il DNA, agendo a livello di siti nucleosomiali costituenti l'unità strutturale primaria della cromatina nucleare della cellula. Le molecole d'induzione, in genere di derivazione fito-chimica (piante), inducono l’apoptosi nella cellula neoplastica, mediante l’attivazione di enzimi proteolitici intracellulari, che provocano degradazione per proteolisi di sequenze vitali del DNA, e provocando così la morte della cellula.
In merito alla “APOPTOSI” vedi ad esempio: questo link
BIBLIOGRAFIA

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martedì 24 aprile 2012

IL MAIALINO NANO VIETNAMITA animale da compagnia


Il maiale nano vietnamita è un animale intelligente, curioso e socievole. Si adatta bene alla vita di famiglia, e va d'accordo con gli altri animali domestici.    Ama farsi grattare dietro le orecchie e sulla pancia, ma non capisce molto le carezze sul dorso come si fa a cani e gatti, dato che i suinetti non vengono leccati dalla mamma. Se però viene coccolato si dimostra amichevole, docile e fedele, comunicando la sua amicizia con simpatici grugniti ed un allegro movimento della coda.    Come tutti i maiali ha una intelligenza paragonabile a quella del cane: gli si può insegnare a riconoscere il suo nome ed a rispondere al richiamo.
 Sa però essere diffidente verso gli estranei ed è anche permaloso: quando viene sgridato, il porcellino thailandese volta le spalle e sta fermo per qualche istante. Se infatti il cane riconosce nel padrone il capobranco, col maiale è quasi un rapporto alla pari.

lunedì 23 aprile 2012

La Damiana turnera diffusa, turnera aphrodisiaca


La Damiana è una pianta cespugliosa di sottobosco, tipica delle regioni centroamericane ma la si trova fino al Brasile. Può crescere fino a un’altezza di 2 metri e presenta foglie di colore verde chiaro e piccoli fiori gialli. In passato la pianta era conosciuta semplicemente come ‘Damiana’; successivamente però ne sono state individuate diverse specie e varietà, per cui la botanica moderna preferisce indicare la Damiana come specie Turnera diffusa Willd e Turnera Afrodisiaca. Le proprietà della Damiana devono essere attribuite all’intero fitocomplesso che, per la sua complessità, rimane ancora da identificare completamente quindi i suoi effetti non possono essere attribuiti ad un particolare principio attivo. Nello studio della pianta sono stati riconosciuti riconosciuti i seguenti principi attivi:, l’arbutina (monoglucoside dell’idrochinone-max.0,7% tot.), resine (6,5% tot.), amaroidi (7% tot.), tannini (3,5% tot.), gomme (13,5% tot.), amido (6% tot.) e proteine (15% tot.). Sono stati identificati dei glucosidi cianogeni. Si presuppone anche la presenza di caffeina, comune ad altre piante della stessa famiglia la quale potrebbe spiegare l’effetto energetico della pianta.
Usata come espettorante, è utile per stimolare la potenza sessuale, è psicostimolante, di aiuto nell'esaurimento psichico, nella impotenza, è un tonico generale, blandamente purgativa, va bene nell'esaurimento, nel surmenage nervoso, nella convalescenza, nella incontinenza urinaria, utile insieme alla Maca nella sterilità, di aiuto nel diabete, nelle malattie renali, in alcune paralisi, nelle infezioni della vescica, nell'asma, nella bronchite, negli stati di affaticamento cronico, nell'ansia, calma i nervi, aiuta a dormire. In particolare sembra che la Damiana stimoli il centro dell'erezione localizzato al livello del parasimpatico pelvico-sacrale, il fitocomplesso della Damiana ripristina il desiderio sessuale sia nell'uomo che nella donna. Se ne utilizzano le foglie raccolte al tempo della fioritura. Essenziale il suo utilizzo nei casi della diminuzione della libido, nella impotenza, nella frigidità.
CONTROINDICAZIONI Damiana, solo ad alte dosi può dare una lieve sensazione di dolore nella regione prostatita, alle dosi indicate non ha nessun effetto collaterale. ( si impiega nei casi di ansia da prestazione, (NON ESAGERARE NELL'USO se si soffre di eiaculazione precoce, alle dosi consigliate è efficace e mitiga l'ansia)

mercoledì 18 aprile 2012

I lavori nell'orto a MAGGIO


  • Con la luna nuova
    : seminare a dimora Zucca, Sedano e Rapa, piantate i gerani; seminate in piena terra le piante biennali come Primule, Althee, Digitalis, Nontiscordardimè.

  • Con la luna crescente: seminare a dimora Carote, Cicoria, Scarola, Radicchio, Fagioli e Fagiolini, Spinaci, Cicoria, trapiantate peperoni, melanzane, e pomodori;

  • Con la luna piena: potate i getti del fusto delle piante da frutto.

  • Con luna calante: Innestate Meli e Peri, estirpate le piante infestanti; trapiantate la lattuga.

  • Seminare direttamente in piena terra, senza passare per il vivaio:
  • Basilico, Biete, Cardi, Carote, Cetrioli, Cicorie e Radicchi, Indivie, Fagioli, Fagiolini, Lattughe, Meloni, Prezzemolo, Rucola, Scarole, Scorzo, Zucche e Zucchini
  • Trapiantare Cavoli, Melanzane, Peperoni, Pomodori e Sedani

  • mettere a dimora: basilico, borragine, cerfoglio, maggiorana
  • seminare: melissa

I lavori nell'orto ad APRLIE

  • Si possono innestare i giovani vigneti con innesti a spacco badando a coprire le "ferite" con l'apposito mastice.
  • Mettere a dimora le piante giovani di vite e olivo.

  • Con la luna nuova: seminate a dimora Radicchio, Spinaci estivi, Fagioli e Fagiolini; seminate a dimora Radicchio, Spinaci estivi, Fagioli e Fagiolini.
  • Con la luna crescente: seminate a dimora Melanzane, Zucchine, Zucchini, Piselli, Pomodori, Mais, Soia, seminate le Dalie annuali al riparo dagli improvvisi sbalzi di temperatura.

  • con la luna piena: seminate a dimora Cicoria, Scarola, Cetrioli, Asparagi, seminate a dimora Cicoria, Scarola, Cetrioli, Asparagi.
  • seminate i bulbi di Gladiolo

  • Con luna calante: Innestate Meli e Peri, concimate il frutteto, tagliate l'erba sotto le piante, seminare cavolo cappuccio estivo, porro, invidia riccia, scarola.
  • Innestate Meli e Peri, concimate il frutteto, tagliate l'erba sotto le piante, seminare cavolo cappuccio estivo, porro, invidia riccia, scarola.

  • Aprile è il mese dei trapianti, ma attenzione alle possibili improvvise gelate.

  • Potate le siepi, rose, spoglianti e sempreverdi, gli arbusti da fiore ormai sfioriti, come Forsizia, Gelsomino giallo, Peschi, Mandorli e Pruni in genere. Potare i rosai.

  • Seminare direttamente in piena terra, senza passare per il vivaio:
  • Angurie, arachidi, basilico, barbabietole da orto, biete, carote, cardi, cetrioli, cicorie e radicchi, indivie, scarole, fagioli, lattughe, meloni, piselli, pomodori, porri, prezzemolo, ravanelli, rucola, spinaci, zucche, zucchine.
  • trapiantare cavoli e pomodori.

I lavori nell'orto a Marzo (perdonatemi sono rimasto indietro)

  • Marzo è il mese della Lunazione di Primavera: la terra e la natura si risvegliano, comincia il nuovo ciclo di vita per le nostre piante.

  • Il vino ormai è pronto, al plenilunio di Marzosi effettua l'ultimo travaso, lo si libera dalla feccia depositatasi sulla pancia della botte travasandolo in un tino asciutto o nelle bottiglie che devono essere perfettamente pulite e asciutte.

  • È ancora possibile potare le viti, legate i tralci ancora buoni con vimini o appositi legacci in gomma, concimare in superficie.
  • È tempo di portare a termine le potature su ogni tipo di albero e cespuglio, potare tutti gli arbusti fruttiferi. Continua la potatura di ulivi, meli, peri, lamponi e noccioli.

  • Eliminare i rami vecchi e in soprannumero da kaki e fichi.

  • Con la luna nuova: seminate la cicoria e innestate a spacco pruni e ciliegi.
  • Con la luna crescente: trapiantate lattuga, cipolle, patate e fragole, seminate pomodori, cavoli invernali e cavolini di Bruxelles, invidie e rape;
  • seminate calendule, convolvoli, papaveri, zinnie e viole, trapiantate gigli, campanule e crisantemi.

  • Con la luna piena: seminate a dimora aglio bianco, cipolla bianca e rossa autunnale, carote, lattuga estiva, radicchio, piselli e asparagi, piantate i tuberi di dalia.

  • Con luna calante: seminate piselli, prezzemolo, basilico ed erbe aromatiche, potate meli, peri e viti.
  • Seminare direttamente in piena terra, senza passare per il vivaio:
  • arachidi, barbabietola, biete, carote, cicoria, radicchio, cipolle, lattughe, piselli, pomodori, porri, prezzemolo, rape, ravanelli, rucola, spinaci, valeriana, zucche, angurie, cetrioli, fagioli, meloni, verza.

  • Trapiantare i bulbi di cipolla, lattughe, indivie.